IV Conferenza Escapes – #escapes2017
Ripensare le migrazioni forzate
Teorie, prassi, linguaggi e rappresentazioni
Università di Parma, 8 e 9 Giugno 2017
Dentro e fuori l’accoglienza: etnografie dei contesti territoriali locali
Proponenti: Maddalena Gretel Cammelli (Iris/Ehess Parigi), Bruno Riccio (Università di Bologna)
Dal 2013, a partire dalla nota “Operazione Mare Nostrum”, sono notevolmente incrementate le realtà locali interessate dal fenomeno migratorio, in relazione sia ai centri per richiedenti asilo (Cas), sia agli agglomerati di migranti in transito per la penisola, oppure impegnati nel lavoro agricolo. In questo panel si intende sviluppare un’analisi delle migrazioni forzate che non le isoli dal contesto: al contrario, si propone un approccio alla comprensione del fenomeno delle migrazioni e dell’accoglienza che parta dall’impatto che queste esercitano nelle realtà territoriali in cui risiedono.
Sottolineando il ruolo attivo dei migranti nella ristrutturazione delle realtà urbane (Glick-Schiller, Caglar 2011), questo panel intende esaminare l’insieme di reti che si sviluppano attorno al loro passaggio, che questo sia, o meno, permanente. Nello specifico, questo panel intende raccogliere paper che informino in maniera etnografica di esperienze locali esercitate da differenti attori (migranti, centri di accoglienza, governo locale, terzo settore/privato sociale, associazioni, comitati contro – o in solidarietà con- migranti) in relazione alla presenza di centri di accoglienza straordinari (Cas) oppure di luoghi di insediamento spontaneo (es. ghetto di Foggia, stazione dei treni, Ventimiglia). Se da una parte non sono mancate sul territorio iniziative tese a creare reti di solidarietà volte all’integrazione e alla reciproca conoscenza; dall’altra parte si è assistito anche alla nascita di comitati contrari all’apertura di Cas che hanno organizzato manifestazioni sfociate in retoriche xenofobe che alimentano politiche populiste e di estrema destra. Confrontando diverse indagini etnografiche di questo tipo di relazioni, il panel intende interrogarsi sui processi storici e sociali che accompagnano la gestione dell’“Emergenza sbarchi” nella sua concretizzazione locale e quotidiana.
Quale margine hanno gli abitanti vicini, gli enti gestori dei Cas, e i migranti ivi alloggiati, per imbastire relazioni ed esperienze di incontro? Quali assetti organizzativi promuovono la nascita di specifici Comitati cittadini che manifestano la loro avversione verso i migranti/ i Centri di accoglienza? In che modo la presenza di Centri di accoglienza più o meno formali muta gli assetti sociali dei rispettivi territori?
Il panel intende esplorare diversi casi territoriali che mettano in luce le reti e relazioni tra dentro e fuori i centri, attraverso iniziative, manifestazioni, eventi, ai fini di una analisi multidimensionale del complesso mondo dell’accoglienza.
Lingua: italiano, ma anche inglese e francese.
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