Terza conferenza annuale di ESCAPES
Europa e migrazioni forzate
Quale futuro per le politiche europee?
Quali forme e pratiche di resistenza?
Bari, 23-24 giugno 2016
È aperta la call for presentations per intervenire in uno dei panels che si terranno in occasione della terza Conferenza annuale di Escapes.
11) Matrimoni, relazioni di coppia e genere nel contesto della migrazione forzata
Proponenti: Milena Belloni (Università di Trento) e Valentina Fusari (Università di Pavia)
La riflessione sul genere ha acquisito un ruolo importante nel dibattito sulle migrazioni da lavoro ormai da decenni (Mahler and Pessar, 2006; Morokvasic, 1984).
Più recentemente e con altre sfumature anche i refugee studies hanno a poco a poco riconosciuto la rilevanza di un approccio di genere per comprendere dinamiche ed esperienze migratorie dei migranti forzati (Freedman, 2007; Bhabha, 1996).
Tuttavia, altri fenomeni legati alla dimensione di genere, quali il matrimonio, e in generale le relazioni di coppia, hanno attirato in misura inferiore l’attenzione degli studiosi nel campo delle forced migration (con alcune eccezioni importanti come Jang et al., 2014, Gale, 2007 e Al-Rasheed, 1993).
Questo panel si propone di investigare le intersezioni tra relazioni di coppia, romantiche e non (Giddens, 2013), l’istituzione del matrimonio e le dinamiche migratorie in contesti di migrazioni forzate.
In particolare, si intende investigare il ruolo giocato dal matrimonio o dalla relazione di coppia (desiderata o realizzata) nell’immaginare e nell’attuare il progetto migratorio di richiedenti asilo o rifugiati, donne e uomini.
Nello specifico, ad esempio, il matrimonio può rappresentare uno strumento per portare a termine il progetto migratorio oppure un ostacolo al suo conseguimento?
Le risposte a questi interrogativi possono prendere in esame le conseguenze della migrazione sul mercato matrimoniale dei richiedenti asilo in patria, in transito o nel paese di destinazione, possono riflettere sulle conseguenze del matrimonio sul ruolo di genere di coloro che hanno già ottenuto una sorta di protezione giuridica (uomini o donne), coloro che sono nel processo e di coloro che vorrebbero accedervi.
Rientrano nell’interesse del panel anche tutte le riflessioni che a partire dalla considerazione che matrimonio e relazioni di coppia costituiscono esperienze universali, ma vengano interpretate localmente, esaminano le interazioni tra politiche migratorie e procedure burocratiche relative alla famiglia e le pratiche e le esperienze dei richiedenti asilo e dei rifugiati che si confrontano con esse.
Il panel si apre, inoltre, ai contributi in grado di valutare se la migrazione forzata ha influito sui modelli di nuzialità, ad esempio incidendo sull’età al matrimonio, sulla scelta del coniuge o, conseguentemente, sulla fecondità della coppia (Kim, 2010).
Il panel avrà un taglio comparativo e multi-disciplinare. Sono benvenuti contributi di antropologi, sociologi, demografi, giuristi, policy-makers e operatori sociali che possano e vogliano stimolare una discussione sui temi sopra elencati, in modo da favorire un approccio interdisciplinare e creare una rete di attori accademici e non che sia in grado di mantenere vivo il dibattito.
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