Terza conferenza annuale di ESCAPES
Europa e migrazioni forzate
Quale futuro per le politiche europee?
Quali forme e pratiche di resistenza?
Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, 23-24 giugno 2016
Nel 2015 cadeva il trentennale degli accordi di Schengen.
Non v’è stato tuttavia molto spazio per le celebrazioni: la più grave crisi di rifugiati del dopoguerra e la recrudescenza del terrorismo internazionale hanno seriamente messo in pericolo l’esistenza di uno dei simboli del processo di integrazione europea, già logorato dalla lunga e persistente crisi economica.
Quanto tale crisi sia da ricondurre alla gravità delle sfide derivanti dalle turbolenze internazionali e quanto sia piuttosto legata alle debolezze del processo di integrazione e alla perdita di un’identità e di un progetto comune rimane però un primo punto poco definito.
I paesi membri potranno ritrovare lo spirito di solidarietà necessario alla gestione delle conseguenze umanitarie dell’instabilità geopolitica che li circonda? L’Unione Europea, in altre parole, continuerà a sviluppare l’ambizioso progetto di gestione comune delle politiche migratorie, o dovrà rassegnarsi al ritorno delle frontiere nazionali? E se accetterà di farlo, supererà o piuttosto confermerà la dimensione securitaria che sembra caratterizzare alcune sue politiche? Quale tipo di Europa verrà delineato dalla necessità di ripensare le basi delle politiche migratorie comuni?
Il tema delle migrazioni forzate appare cruciale per comprendere il destino del processo di integrazione e il funzionamento dell’Unione.
Da un lato, esso permette di svelare meccanismi di funzionamento dei processi decisionali che non sono settoriali, ma anzi vanno a interagire con diversi campi di policy, al punto da costituire un decisivo banco di prova per il medesimo processo di integrazione.
Dall’altro lato, sono state proprio le azioni dei migranti lungo e attraverso i confini europei a mostrare le contraddizioni del sistema Schengen e delle politiche nazionali.
Ciò invita, allora, a porre attenzione alla dimensione soggettiva e collettiva delle traiettorie di fuga e all’impatto che la resistenza dei migranti ai tentativi di imbrigliare il loro movimento ha avuto nel mettere in questione la tenuta del sistema Schengen.
La terza conferenza annuale di Escapes – Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate intende affrontare tali interrogativi dal punto di vista delle scienze antropologiche, giuridiche, politiche e sociali.
L’evento è in corso di accreditamento per l’attribuzione di crediti formativi presso l’Ordine degli Assistenti Sociali (Regione Puglia) e l’Ordine degli Avvocati (Bari).
Il servizio centrale autorizza le spese di partecipazione di un operatore per progetto SPRAR
La conferenza è organizzata dal Centro di Ricerca Coordinato “Escapes. Laboratorio di studi critici sulle migrazioni forzate” dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Comitato scientifico
Giuseppe Campesi, Luca Ciabarri, Emanuela Dal Zotto, Elena Fontanari, Chiara Marchetti, Daniele Petrosino, Barbara Pinelli, Ennio Triggiani
Contatti
Comitato scientifico: migrazioniforzate@unimi.it
Segreteria organizzativa: giuseppe.campesi@uniba.it
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