Terza conferenza annuale di ESCAPES
Europa e migrazioni forzate
Quale futuro per le politiche europee?
Quali forme e pratiche di resistenza?
Bari, 23-24 giugno 2016
È aperta la call for presentations per intervenire in uno dei panels che si terranno in occasione della terza Conferenza annuale di Escapes.
13) La crisi dei rifugiati e le sfide per lo “spazio Europeo” dalla prospettiva della società civile: iniziative di solidarietà e proteste in località di accoglienza
Proponenti: Michela Semprebon (Alma Mater University of Bologna, Faculty of Political Science and Sociology), Roberta Marzorati (Università di Milan-Bicocca, Department of Sociology and Social Research)
La cosiddetta “crisi dei rifugiati” sta mettendo in discussione lo spazio europeo e i suoi confini: dai confini esistenti, a quelli che emergeranno dal processo di allargamento, passando per quelli che gli Stati Membri si affannano a proteggere attraverso controlli più severi, appellandosi alla revisione dell’accordo di Schengen. Questo processo rappresenta una sfida per i principi fondanti del progetto europeo, in primis la libertà di movimento interna.
In questo scenario l’idea di Europa è messa alla prova anche dalla società civile, sia nelle località dove i migranti vengono distribuiti, sia nelle località/spazi/luoghi di transito, attraverso i quali viaggiano e rimangono spesso intrappolati. Proteste e manifestazioni di razzismo sono emerse in piccole e grandi città nei diversi Paesi Europei e in Paesi candidati membri. Allo stesso tempo sono state organizzate forme di solidarietà per fornire aiuto e assistenza ai migranti.
La copertura mediatica della crisi dei rifugiati e delle reazioni della società civile è costante, sebbene più attenzione venga dedicata alle proteste che non alle iniziative di solidarietà, al meno in Italia. Allo stesso tempo, la crescente visibilità di questa tragedia umanitaria ha stimolato un intenso dibattito politico dentro la UE, producendo più che altro un approccio di tipo emergenziale, che si preoccupa della dispersione dei richiedenti asilo (attraverso le di quote di distribuzione), così come dell’inasprimento dei controlli alle frontiere.
L’attenzione della ricerca accademica per i diversi aspetti legati all’asilo è cresciuta notevolmente. Ciò nonostante, poca attenzione è stata dedicata, finora, al ruolo della società civile e poche sono le analisi, almeno in ambito accademico, che hanno cercato di comparare Paesi della UE e/o quest’ultimi e Paesi candidati membri.
Questo panel propone di riflettere su: proteste contro richiedenti asilo e rifugiati e sulle azioni di solidarietà in loro sostegno; attori coinvolti in queste iniziative; narrative che si sviluppano intorno a queste; e la misura in cui tali iniziative vengono trasformate in rivendicazioni politiche che possono a loro volta influenzare le politiche locali, nazionali ed europee di accoglienza e di asilo.
Invitiamo contributi di ricercatori, junior e senior, e operatori del terzo settore, che abbiano studiato uno o più dei seguenti aspetti relativi alle reazioni della società civile nel contesto della “crisi dei rifugiati”:
- Azioni, individuali o collettive da parte della società civile, che includano iniziative di solidarietà verso i richiedenti asilo e i rifugiati (mobilitazioni dal basso, azioni di sostegno, progetti e reti di accoglienza, come “Rifugiati in famiglia” a Parma, “Refugees welcome” in Germania) e/o forme di protesta o episodi di razzismo (attacchi contro centri di accoglienza, proteste della destra estrema etc.);
la loro logica e la dimensione discorsiva che le sostiene rispetto alle politiche di accoglienza, distribuzione dei richiedenti asilo, transito e più in generale di asilo, a livello locale, nazionale ed europeo - Iniziative di solidarietà in sostegno ai migranti (come a Calais e al confine con l’Austria); come mettono in discussione i confini della UE; fino a che punto hanno contribuito a forme di “contaminazione” che hanno originato azioni transnazionali
- Il ruolo dei richiedenti asilo e dei rifugiati nei contesti delle iniziative sopracitate o altre (come “Lampedusa in Berlin”)
- Proteste contro i richiedenti asilo e i rifugiati, in una data località, e proteste da parte dei richiedenti asilo e rifugiati stessi (rispetto alla violazione di diritti umani etc.), nella stessa località; e le narrative intorno a queste azioni
- L’influenza sia delle iniziative di solidarietà sia delle proteste o di entrambe sull’intervento pubblico rispetto all’accoglienza al livello locale e sulle politiche esistenti al livello nazionale e della UE.
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