Terza conferenza annuale di ESCAPES
Europa e migrazioni forzate
Quale futuro per le politiche europee?
Quali forme e pratiche di resistenza?
Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, 23-24 giugno 2016
È aperta la call for presentations per intervenire in uno dei panels che si terranno in occasione della terza Conferenza annuale di Escapes.
12) Agency collettiva e resistenza locale: strategie di richiedenti asilo e rifugiati per il diritto all’abitare
Proponenti: Guido Belloni (ricercatore indipendente), Giulia Borri (Humboldt-Universität zu Berlin)
Con oltre 3.770 morti stimate, il 2015 è stato l’anno con il più alto numero di migranti morti nel tentativo di attraversare il Mediterraneo mai registrato.
L’Italia, negli anni 2014-2015, ha registrato un trend di quasi 200.000 sbarchi all’anno, con 65.000 domande di protezione internazionale presentate nel 2014 e più di 25.000 a maggio 2015 (Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015, Ministero dell’Interno).
Il recepimento e l’esame delle domande di protezione internazionale ha messo sotto pressione il sistema di accoglienza nazionale; unitamente al contesto attuale, in cui si assiste a una mala gestione delle politiche istituzionali di accoglienza e a un certo grado di indecisionalità giuridica, questo ha consentito la proliferazione di situazioni-limbo.
Considerato che il tasso di diniego riguarda il 47% delle domande presentate, l’abbandono dei percorsi di accoglienza formalizzata e l’adozione di strategie informali di sopravvivenza si configurano come conseguenze divenute sistemiche nel processo di integrazione dei richiedenti asilo nel nostro paese.
In questo quadro preoccupante, ai posti previsti dal Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati (18.765) vengono affiancate strutture temporanee (come gli hub e i CAS), diffuse (o meglio sparpagliate) sul territorio e difficilmente monitorabili, in risposta all’emergenza che dura ormai da anni.
La coercizione con cui viene imposta ai richiedenti una condizione di stanzialità ha ulteriormente acuito i percorsi di autonomia abitativa di richiedenti asilo e rifugiati, rimettendo in scena la rivendicazione della casa come un diritto e la strutturazione di pratiche informali dell’abitare.
Il panel intende affrontare le forme di agency e la mobilitazione (individuale e collettiva) dei migranti nei luoghi dell’accoglienza, con un’attenzione in particolare
- alle strategie di accesso all’abitazione siano esse frutto di reti etniche/connazionali, di relazioni informali, di processi di rivendicazione politica (es. right to adequate housing)
- all’interazione tra soggettività politica dei migranti e movimenti sociali locali ovvero alla partecipazione diretta dei migranti in azioni di protesta/rivendicazione collegate alla questione abitativa
- alle politiche di controllo socio-spaziale e di accoglienza di profughi e rifugiati in particolar modo riferita alla questione dell’accoglienza straordinaria e ai centri prefettizi
- alla dimensione temporale delle politiche, usata come strumento di controllo e di riduzione dello spazio di agency dei richiedenti, quando non di reclusione e impedimento fisico
All’interno del panel saranno accettati quei contributi che indagano le varie forme di accesso all’abitazione da parte delle popolazioni di richiedenti asilo e rifugiati, e che contemplano la frammentazione delle politiche abitative a livello regionale e locale, anche partendo da degli esempi e casi studio.
Saranno graditi in particolare contributi prendenti in considerazione la situazione del mercato strutturato della casa; le situazioni abitative informali e le pratiche di occupazione come pratiche di resistenza e/o resilienza; le politiche abitative ai differenti livello di governo.
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